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Mosche e moscerini: un approfondimento su questi infestanti

Tra gli infestanti più comuni che vengono debellati dalle aziende di disinfestazione, è impossibile non citare le mosche e i moscerini. Andiamo a descrivere le principali specie che possono infestare l’ambiente.

La mosca domestica

La mosca domestica è un insetto piuttosto difficile da debellare, in quanto decisamente prolifico. La femmina, infatti, riesce a deporre centinaia di uova su rifiuti, letame, compost e altri substrati malsani; dalle uova, bianche e di forma cilindrica, si genera un’invasione dalla densità sorprendentemente elevata.

La piccola mosca domestica

Conosciuta anche con il nome di Fannia canicularis, la piccola mosca domestica si riproduce soprattutto sul letame. Proprio per tale ragione, questo insetto tende a infestare generalmente gli allevamenti avicoli e le abitazioni situate nei dintorni di questi allevamenti.

La piccola mosca domestica, in ogni caso, può riprodursi anche su altri substrati umidi o in decomposizione; è possibile, perciò, che l’infestazione avvenga anche in luoghi dove non sono presenti allevamenti.

 

I mosconi della carne sono ditteri di dimensioni medie che comprendono due diverse famiglie:

I Calliforidi

dal corpo tozzo di colore verde o blu

I Sarcofagidi

di colore grigio con bande più scure e più chiare

I mosconi della carne

Entrambi i mosconi riescono a spostarsi per decine di metri, grazie a un olfatto decisamente sviluppato; in alcuni casi, questi animali possono percorrere chilometri ed entrare all’interno di edifici dove sono conservati carni, formaggi, salumi da stagionare e altri generi alimentari di questo tipo.

Oltre a penetrare da porte e finestre, i mosconi della carne riescono a evolversi con relativa facilità, sfruttando carcasse di animali come i roditori. Da ciò derivano i principali pericoli per l’uomo: i contatti con altri animali, infatti, rendono le mosche veri e propri veicoli di agenti patogeni.

A questo proposito, bisogna ricordare che i mosconi possono diventare parassiti di altri animali e deporre le uova anche sulle ferite. Se l’uomo ingerisce le larve, generalmente nascoste all’interno dei cibi, può essere soggetto a nausee e persino piccole ulcerazioni: i succhi gastrici, infatti, non sono in grado di distruggere questi parassiti che vanno ad attaccare gli organi dell’apparato digerente, dallo stomaco all’intestino.

Il moscerino giallo del vino e dell’aceto

Tra i moscerini che possono infestare gli ambienti spicca senza dubbio il moscerino giallo del vino e dell’aceto. Conosciuto anche come drosofila (Drosophila melanogaster), questo insetto viene largamente utilizzato per effettuare ricerche scientifiche e di genetica. Appartenente alla famiglia dei drosofilidi, il moscerino del vino e dell’aceto può infestare i luoghi dove sono conservate derrate alimentari.

 

È importante rivolgersi a professionisti del pest control, come A.C.R.

A nostra disposizione abbiamo diverse tecniche che negli ultimi anni sono state sviluppate.

L’utilizzo di esche alimentari o feromoni, che possano attrarre l’insetto nel luogo di somministrazione dell’insetticida, ad esempio, oppure negli ambienti più delicati e protetti, come in quelli dove avviene la manipolazione degli alimenti, utilizzando trappole a luce UV con piastra collante. Questi apparecchi utilizzano una frequenza ultravioletta con una particolare lunghezza d’onda gradita agli insetti, per attirarli e intrappolarli mediante fogli di carta appiccicosa. Grazie a questo sistema l’ambiente è protetto in totale sicurezza.

 

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